giovedì 30 ottobre 2014

LA VIEILLE ECURIE ALLA FIERA CAVALLI DI VERONA DAL 6 AL 9 NOVEMBRE 2014





La Vieille écurie, la potrete trovare nel Salone delle Razze Itialiane/ItaliaAlleva Padiglione 10.

Il Salone del Cavallo Italiano Organizzato in Collaborazione con Aia-ItaliaAlleva.

Cosa troverete?

L’Italia a cavallo


Quante sono le razze di cavalli italiani? Quanti gli equini presenti nella nostra Penisola? Se non sapete rispondere a queste domande il Salone Italialleva vi aspetta con i suoi 400 esemplari per mostrarvi le caratteristiche morfologiche e attitudinali delle oltre 30 razze iscritte al registro anagrafico italiano.

Alla scoperta della biodiversità del patrimonio equino italiano e della cultura al quale esso è legato, attraverso i territori e le tradizioni allevatoriali.
Si va, così, dal cavallo Haflinger, al Bardigiano, al Maremmano, al Murgese, solo per fare qualche esempio.
Questo, e molto altro, è il Salone Italialleva.

1° Trofeo Italialleva… all’attacco

Nel solco della tradizione delle ultime partecipazioni del sistema Aia allaFieracavalli di Verona, anche quest’anno il programma messo in campo dagli allevatori italiani si arricchisce di un’interessante novità: si tratta infatti della prima edizione del “Trofeo Italialleva…all’attacco”, gara ludico-dimostrativa dell’attitudine dei cavalli delle razze italiane da tiro alla disciplina degli attacchi. 
La finalità della nuova proposta di Aia-Italialleva è quella di promuovere e valorizzare, utilizzando la formula della competizione in forma non agonistica, le razze equine da tiro italiane mostrandole attraverso il loro impiego tradizionale, ma che prosegue e viene così riscoperto anche ai giorni nostri, nelle rispettive zone d’origine.
Le varie fasi della gara si svolgeranno nel ring A del Padiglione 10 di Veronafiere (dopo una sessione di prove libere nella serata della giornata di apertura della manifestazione) nei giorni venerdì 7 e sabato 8 novembre 2014 (orari: 18.30-19.30/20.00).
Per dare un’idea della varietà delle razze equine italiane che saranno impiegate nella competizione ricordiamo, oltre al “padrone di casa “, il cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido (Caitpr), il Bardigiano, il Norico, il Murgese, e, per le razze-popolazioni, il Cavallino di Monterufoli, il Pony di Esperia ed il Mérens, oltre alle razze asinine Amiatino, Ragusano e Romagnolo.

Giornata didattica


L’Associazione Italiana Allevatori, in collaborazione con l’Ente Autonomo Fiere di Verona, la Rete delle Scuole di Agricoltura del Triveneto ed il Corpo Forestale dello Stato, organizza una “Giornata Didattica” riservata agli studenti degli Istituti Tecnici e Professionali Agrari prevista per giovedì 6 novembre 2014.
 

Programma Giornata Didattica


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SOCIALIZZANDO DIAU DELLA VALLE STURA



COME COSTRUIRE UN CAVALLO.

I cavalli, prima di considerarli animali domestici, occorre sapere che sono animali da "Preda", e come tali hanno sviluppato nella loro evoluzione una serie di comportamenti  basati sulla propria esperienza, facendoli sopravvivere fino ai giorni nostri.

Il Cavallo lo possiamo definire un corridore nato, dotato di arti robusti e veloci e dalla grande capacità cardio-respiratoria.
Gode anche di ottima vista, la quale gli permette di vedere i possibili pericoli, così da indurlo alla fuga nel momento del bisogno.

COME COMUNICA UN CAVALLO?

Il suo linguaggio è per lo più NON VERBALE/GESTUALE.
Questo tipo di comunicazione gli permette di comunicare con il resto del Branco.

BRANCO:
Il Cavallo è un animale da Branco, come per molti altri animali, trova nella vita di gruppo la sua forza, soddisfa le sue singole esigenze, come nutrirsi, riprodursi, protezione, acquisizione di comportamenti, apprendimento.

Noi, molto spesso consideriamo il Cavallo come "Animale Domestico", dimenticando molto spesso che la sua NATURA e PSICOLOGIA, è legata alle sue ORIGINI del Cavallo Brado.

Infatti anche se l'uomo provvede alle sue esigenze, non deve dimenticarsi che il Cavallo, come il Cane ha ben marcate ESIGENZE ISTINTIVE.

Molto spesso, chi si avvicina al mondo equino, dimentica che il Cavallo ha una GRANDE NECESSITA' INNATA, di IMPARARE, SVILUPPARE, MIGLIORARE, tutti quei comportamenti, basati su esperienze che gli permetteranno di vivere una vita serena a livello psicologico.

Uno degli ERRORI più grandi che l'uomo può fare nei confronti del Cavallo è Privarlo di queste esperienze.

Ogni Cavallo (questo vale per ogni creatura sulla terra, ha il sacro santo diritto di ESSERE per quello che è nato), ha il DIRITTO di ESSERE un Cavallo.

COME APPRENDE UN CAVALLO?

Il Cavallo è un animale che apprende molto velocemente, anche se dobbiamo ricordarci, che se anche appartenenti alla stessa Razza, ogni esemplare è diverso uno dall'altro, di conseguenza le varie personalità, le varie esperienze segneranno il percorso educativo del soggetto.

Il Cavallo ha un temperamento molto elevato (Temperamento: reagire più o meno velocemente agli stimoli esterni), quindi reagisce in  modo spiccato agli stimoli esterni.
Quindi chi decide di addestrare un cavallo, dovrà ricordarsi di approcciarlo nel modo giusto.
Se si usasse la forza o la violenza, non solo si procurerebbe dolore all'animale, ma lo si indurrebbe alla "Paura". 
La Paura di qualsiasi essere vivente, innalza i livelli di adrenalina nel sangue.
Nell'esistenza del Cavallo i livelli di adrenalina s'innalzano ogni volta che l'animale si trova ad affrontare una situazione di pericolo, e di conseguenza lo spingono alla fuga.

Nessun Cavallo entrato in questo stato d'animo sarà in grado di lavorare e quindi di apprendere.
Se dovesse capitare di vedere che un cavallo esegue un comando indotto con forza e violenza, di sicuro prima o poi l'animale si ribellerà optando alla fuga.

A fronte di questa osservazione, un Buon Addestratore/Proprietario, deve avere come Obbiettivo di lavorare con il Cavallo in un ambiente sereno, cercando di sviluppare al massimo la capacità del singolo soggetto creando un Rapporto Collaborativo.
Occorre sempre Ricordarsi che i Cavalli apprendono in Continuazione, fino alla fine dei loro giorni.

Infatti nell'allevamento dei Merens esiste buona abitudine, da inizio primavera a fine autunno, prima che arrivino le prime nevicate, di portare i soggetti, soprattutto i giovani, negli alpeggi. 
La vita insieme agli altri cavalli, permette loro di continuare ad apprendere, come: le posizioni gerarchiche, facendo esperienze, maturando la propria personalità. Inoltre la conformazione dell'ambiente montano, favorisce non solo una Sana Crescita Psicologica, ma anche Fisica, andando a irrobustire la muscolatura, la formazione dello zoccolo duro, e a migliorare la resistenza fisica e atletica, migliorandone così l'andatura sui terreni impervi.

Mentre per quanto riguarda la vita di tutti i giorni, il proprietario deve costruire, passo dopo passo il suo Cavallo, come nel caso di DIAU DELLA VALLE STURA.

Diau, ha appena 1 anno, prima d'esser portata alla sella, ha ancora tanto da imparare, quindi in una splendida giornata di Ottobre, dal cielo terso, e dagli alberi vestiti da colori caldi, ci prepariamo per una passeggiata singolare.

Eraldo in sella Ubac, ed Io con lei alla cavezza, praticamente in passeggiata con un cavallo al posto di un cane.
Ci inoltriamo nel nostro solito anello tra i monti, un percorso di 7 km, andando a toccare la BORGATA COMBA per tagliare il VALLONE di VAL FREDDA fino a BORGATA FENERE, per poi rientrare in VAL FREDDA ritornando al COLLETTO fra BOVES e PEVERAGNO.

Durante il percorso incontriamo alcune difficoltà. Difficoltà che agli occhi di un uomo, possono sembrare delle sciocchezze, ma vi posso garantire che per un cavallo hanno una grande importanza. Esperienze che andranno a colmare il loro "VASO del SAPERE", in fondo anche noi, di fronte allo "sconosciuto, ignoto, nuovo", siamo spaventati, lo stesso vale per il cavallo, l'esperienza lo aiuta a crescere.

Devo ammettere che la Passione dei Merens, ha portato sia me che mio marito Eraldo, a vivere esperienze bellissime. Nonostante l'esser cresciuti in questi luoghi i quali che conosciamo in ogni dettaglio, sia come valli che come storia, i Merens chi hanno spinto ancor di più ad apprezzare la nostra terra natia. 
Le vallate, con i suoi paesaggi, le sue stagioni, i suoi frutti, prendono ancora una volta una luce diversa.

Il Merens, seppur considerato da molti, un cavallo semplice adibito al lavoro, è un animale che con la sua versatilità da sempre il meglio di Sè, in ogni situazione.
La sua agilità nel superare percorsi impegnativi, resistente alle basse temperature, lo rende ai miei occhi un Cavallo Eccezionale.

Mi fermo un attimo a prendere respiro, osservo Eraldo, Ubac, e sento accanto a me Lei, Diau con il suo respiro caldo. Riprendendo il passo verso casa e penso a quanto sono fortunata a vivere questa "passione chiamata Merens".

La Vieille écurie.














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Foto Autore: Katia Verza
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giovedì 23 ottobre 2014

PASSIONE MERENS: TREKKING A CAVALLO

TREKKING A CAVALLO
QUANDO LA PASSIONE DIVENTA REALTA'
QUANDO LA NATURA TI ABBRACCIA
QUANDO DIVENTI UNA COSA SOLA CON IL TUO CAVALLO 

ALCUNI MOMENTI DELLE NOSTRE ESCURSIONI 

LA VIEILLE ECURIE - BOVES 



























Dove c'è un Cavallo c'è sempre un Cane ...


































La Vieille écurie - Jacqueline Dalmasso - Boves CN

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