mercoledì 12 ottobre 2016

CAMPIONNAT DE FRANCE PERCHERON

Eccoci dopo millecento chilometri presso uno dei tesori del patrimonio normanno

Les Haras du Pin 

Costruito sotto il volere di Re Luigi XIV nel lontano 1714, in una terra che  per beneficio reale fu estesa alla  ” Seigneurie  du Pin”, appartenente al consigliere di stato Bèchameil de Nointel, il quale acconsentì volentieri allo scambio del suo dominio con terre situate in Piccardia. 
E qui che il Re, “ au coeur d’un domaine de 600 hectares”, fa edificare il castello, in seguito nel 1717 ben 200 cavalli si istallano nelle stalle concentriche dello stesso, ma solo nel 1807 un documento anonimo figura il prospetto illustrativo dell’insieme degli edifici che necessitano il perfetto funzionamento “Du Haras “  nella loro architettura classica del secolo.
Questi “Haras Royal ”sono la risposta, a volontà e bisogno di produrre, e selezionare  cavalli adatti alle necessità di allora, trasporto, lavoro agricolo, cavalleria militare, e la corte di Versailles. 
Altra attività principale degli Haras consisteva nel riprodurre gli equidi nelle varie razze per bellezza. 
Nel 1790 si contano 196 stalloni, 40 puledri e puledre, e 132 cavalli approvati.
Diventa “ Haras National “. L’assemblea costituzionale decreta la vendita degli stalloni presenti in sede, è il 20 gennaio 1790, ma grazie a una petizione del consiglio dipartimentale dell’Orne, che spera nella conservazione degli Haras, la vendita degli stalloni fu posticipata di tre anni. Dopo un periodo incerto, il decreto imperiale del 4 luglio 1806 ristabilisce agli Haras il  deposito degli stalloni, riconoscendole la circospezione composta dai dipartimenti della Somme, la Seine –et-Marne, la Haute-Marne, l’Eure e la Manche.
Finalmente gli Haras du Pin ritrovano la loro collocazione e la loro funzionalità. 
Questa è la Versailles dove ancora oggi ritroviamo il suo Re , il cavallo.  
La razza del cavallo Percheron è fedele agli Haras du Pin tanto da far vivere a questo  comune di Pin-au-Haras la 114sima edizione del “Campionnat de France Percheron”, riunendo i migliori esemplari selezionati su tutto il territorio francese.

 
Il programma è decisamente fitto, si dà il via alle danze con l’inaugurazione del “Centre de Valorisation du Cheval Percheron”, che già nella settimana ha selezionato 15 cavalli, per modello e andature, e per un test di temperamento semplificato, ritenendone sei ammessi “a l’essai, “ovvero un periodo di quattro settimane dove saranno testati dal comitato di selezione formato da tecnici IFCE, Haras,  allevatori è utilizzatori, che ne decideranno l’integrazione o no, offrendo poi ai proprietari  la possibilità da parte della SHPF, di acquistare questi cavalli, allo stesso tempo, i sei equidi promettenti della razza, intraprenderanno una formazione di due anni al fine di essere commercializzati come cavalli da utilizzo .

 
La giornata di sabato  è dedicata ai ben 81 maschi interi di due anni, tre anni e quattro anni,  presentati lavati, strigliati, è “intrecciati”, insomma tirati a lucido, nella “COUR d’HONNEURE du HARAS NATIONAUX  du PIN” per i campionati Percheron France dove i migliori di loro, quest’anno 47, raggiungendo un punteggio minimo di 28 su 50, diventeranno Stalloni riproduttori di razza.
  
La domenica sulla “Grande Carrière” si scontrano 6 Èquipes dipartimentali, o regionali per il CHALLENGE D’UTILISATION, ovvero una squadra formata da un cavallo montato, un cavallo presentato all’attacco singolo ,e una pariglia, devono difendere i colori della propria regione affrontando una serie di prove su campo. A ruota le prove di mani abilità e trazione, dove i migliori parteciperanno al salone dell’agricoltura di Parigi 2017, e ancora quattro ring ospitano 200 femmine di 2 e 3 anni,  giumente in produzione o “suitè”, in altre parole, seguite dai puledri, saranno giudicate da quattro giudici per modello e andature, insomma una giornata piena.
 

Mancavamo da due anni a quest’appuntamento, ed è sempre bello ritrovarsi per confrontare i due mondi ai quali apparteniamo, il Merens  e il Percheron, per crescere e migliorare, identificarsi con problemi comuni. Incontrare gli amici, le varie delegazioni estere, tra cui Germania, Giappone, Italia, America ..…venute per ammirare la selezione e competenza nell’allevamento, il tutto in una convivialità tipica della gente del nord.